Quando si parla di illusioni ottiche é importante partire da uno dei padri fondatori di questa “arte grafica”: l'artista olandese Maurits Cornelis Escher.
Il genio, nato nel XIX secolo, si specializzò nell’arte grafica “impossibile”: cubi, scale e proiezioni ottiche, in un mondo in cui l’occhio non riesce a focalizzarsi su un unico aspetto, dove l'impossibile e il surreale trovano terreno fertile!
Le composizioni in bianco e nero di Escher, hanno superato qualsiasi frontiera marcando uno stile, affascinando generazioni ed ispirando artisti ed aziende pubblicitarie.
Mondi fantastici e paesaggi astratti che rendono appunto qualsiasi opera di Escher surreale, al confine tra l’impossibile e l’incredibile. Un talento nel disegno quello dell’artista Olandese presente i tutti i suoi dipinti, con i suoi strani ed impossibili mondi dove la razionalità non troverà mai posto in essi.
La sua formazione iniziò nel 1919, quando si iscrisse alla Scuola di Architettura Olandese, ma che abbandonò successivamente per dedicarsi all’arte della xilografia e dell’incisione sul legno, seguito dal suo maestro Jesserun Samuel de Mesquita , che in seguito avrebbe utilizzato in molte delle sue opere.
Nel 1922 si recò in Italia in vacanza e si innamorò sin da subito dei paesaggi italiani, tanto da decidere di trasferirsi per un periodo. Difatti molte delle opere sono ispirate nell'architettura tradizionale dei piccoli borghi italiani .
Escher fece visita anche alla penisola Spagnola dove scoprì l’Alhambra di Granada e la Moschea di Cordoba, meraviglie architettoniche che ebbero forte influenza nella produzione delle sue opere, in particolare in quelle relative alla divisione regolare del piano.
I lavori e le opere di Escher hanno ispirato numerosi artisti, dando vita ad una corrente nuova che unisce in uno stesso stile, il mondo "fantastico" con quello reale, che non lascia indifferente lo spettatore, anzi lo stimola, lo aiuta e lo abbandona, in un illusione ottica senza fine!
Lo stile di Escher venne riproposto ed utilizzato anche da numerose marche: LEGO, ad esempio, il famoso marchio olandese di giocattoli o la serie televisiva “I Simpson”.
E voi cosa ne pensate delle opere di Escher?